sabato 5 maggio 2012

Cari miei, le banche cattive sono quelle tedesche

Come forse sapete tra i principali responsabili della speculazione ci sono Deutsche Bank e le principali banche tedesche, che hanno liquidato di proposito i titoli di Stato italiani che detenevano per far salire lo spread e mettere in crisi l'intero sistema (in modo che a trarne vantaggio fossero appunto la Germania e le banche tedesche). Inoltre proprio Deutsche Bank ha una propensione alla speculazione come poche altre banche al mondo, basti pensare che è la terza banca per volumi di transazioni sul forex, il mercato delle valute.



Ciononostante tantissimi italiani in Germania aprono un conto con Deutsche Bank e quando non lo fanno con Deutsche Bank lo fanno comunque con un altro dei principali istituti di credito. Perché? Perché in Germania, quando ti trasferisci e cominci a lavorare, devi necessariamente avere un conto in banca tedesco. Non esistono discorsi tipo "e se non voglio aprire un conto in banca?", perché per fare qualunque cosa - e dico proprio QUALUNQUE - ti chiederanno il numero di conto. Vuoi andare in affitto? Devi avere un conto in banca. Vuoi un contratto telefonico? Conto in banca. Vai a lavorare? Conto in banca. Ecc.
E tutte le banche ti rifileranno qualche carta (debito e/o credito) perché qui ogni minima spesa (ok, magari eccetto la colazione) si fa con la carta. In sostanza qui si fa quello che la Gabanelli un paio di settimane fa ha proposto a Report: eliminare il contate, obbligare tutti a passare dalle banche e dai pagamenti elettronici. Un inconveniente però c'è e si chiama carding. C'è un enorme mercato nero che ruba dati ogni singolo giorno a migliaia di possessori di carta nel mondo e alle banche in fondo non gliene frega più di tanto perché non sono responsabili per le disattenzioni/errori/cazzate dei titolari del conto. Bella storia!