sabato 20 ottobre 2012

Nazismo 2.0 - La crisi europea è voluta, orchestrata, guidata dalla Germania

Per lunghi mesi, come potete leggere su tutti i giornali, i Paesi europei sono stati di fatto obbligati dalla Germania a perseguire politiche di rientro dall'effetto fortemente recessivo, politiche che quindi non andavano a migliorare le cose ma a peggiorare la crisi europea. Il perché è noto: così facendo la Germania ha azzoppato i principali competitor commerciali europei (Francia e Italia, ma anche Spagna e Irlanda, economie emergenti in Europa), potendo continuare a spingere felicemente il proprio export e godendo anche di tassi ridicoli (addirittura negativi) sui propri titoli di Stato, che facevano da bene rifugio per tutti gli investitori che smettevano di scommettere sulle altre economie europee (in questo modo la Germania ha anche potuto finanziarsi welfare, servizi e tante altre belle cose).

Questa è l'unica spiegazione della crisi che non fa acqua da nessuna parte e che può essere facilmente verificata con un'analisi dei dati (andamento di export, spread, prodotto interno lordo, ecc.): la Germania ha palesemente tratto vantaggio dalla crisi, così come hanno anche sottolineato i giornali tedeschi. La cosa dovrebbe stupire? Macché! A dare il via all'ondata di scetticismo sulle altre economie europee sono state proprio le banche tedesche che dall'oggi al domani hanno liquidato i titoli delle economie periferiche per far abbassare gli interessi sul debito tedesco e far lievitare quelli altrui, mettendo così in crisi i principali competitor commerciali.

Non ne siete ancora convinti? Allora guardate cosa è accaduto negli ultimi giorni. La crisi sembra essersi quietata: spread ai minimi, nessun titolo invenduto, tutto magnificamente bello. Qualcuno vi dirà: è per merito della BCE, che ha dato il via all'acquisto di bond dei Paesi in difficoltà. Balle: la BCE ha solo minacciato di farlo ma nessun Paese ha avanzato la richiesta di aiuti, neanche la Spagna che pur ne avrebbe tanto bisogno. E allora com'è che lo spread spagnolo e italiano è precipitato di colpo come non avveniva da più di sei mesi? La spiegazione l'avete avuta tutti sotto gli occhi. Avete notato cosa è successo nei giorni che hanno preceduto questo improvviso e apparentemente inspiegabile miglioramento? Tranquilli, ve lo ricordo io.

11 ottobre 2012, gli istituti economici tedeschi dimezzano le stime di crescita della Germania. Finalmente si riconosce una verità assoluta: se il resto d'Europa va definitivamente allo sfascio, crolla anche la Germania che è export-dipendente, soprattutto verso l'UE. La stessa Merkel precisa: "la contrazione economica di alcuni paesi dell'eurozona ha un effetto anche su di noi, perche' il 40% del nostro export e' destinato al'eurozona e il 60 ai paesi dell'Ue".

Nei giorni immediatamente successivi il miracolo... In appena tre giorni sono andati a ruba 10 miliardi di Btp!




Fate 2+2. Senza che il governo Monti avesse fatto nulla per meritare questo boom di fiducia. Senza che la BCE si fosse impegnata in acquisti sul mercato secondario. Boom! La Germania (finalmente) realizza che se continua a far stringere la cinghia collassa anche lei e - TAC! - ecco che la crisi sembra finalmente risolta, sparita, archiviata, amen. Quelle banche (tedesche) che avevano liquidato i nostri titoli di Stato ora tornano ad acquistarne a piene mani per evitare il collasso della propria economia, probabilmente su pressione dello stesso governo (perché in Germania politici e banche... aumma aumma!) .

Siete liberi di credere che si tratti di coincidenze; siete liberi di pensare che dietro questo miglioramento ci sia l'azione di governo di un governo che finora non ha fatto riforme vere; siete liberi di convincervi che sia tutto merito di una BCE che, dopo l'annuncio, non ha ancora comprato nessun titolo di Stato... Ma secondo me avete abbastanza buonsenso da capire come stanno le cose.
Questo è nazismo 2.0.




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