domenica 26 febbraio 2012

Germania, vergogna!

Abbandonato lo stereotipo del "Paese perfetto, dove tutto funziona e tutti vivono bene", scoprirete che la Germania non è il bel Paese che molti vi fanno credere. Non è la culla della civiltà, non è un Paese libero, non gode di uno Stato fiscalmente virtuoso, né è il luogo dove lavoratori da tutto il mondo arrivano perché qui più rispettati e tutelati. La Germania è un Paese di sfruttatori, indebitato fino al collo (ma che adotta facili espedienti per coprire i suoi buchi), un Paese dove la privacy non esiste e il cittadino ha molti doveri e zero diritti. La Germania ha solo un merito: si vende bene, perché nessun tedesco si sognerebbe di raccontare in giro il reale stato delle cose. Pensavate che i campioni di omertà stessero in Sicilia? Sbagliavate. Con questo blog voglio raccontarvi la Germania VERA, quella che non trova spazio nei giornali, quelli che la maggior parte degli italiani non pensa nemmeno che possa esistere.

Cosa mi ha spinto ad aprire questo blog? L'arroganza del tedesco medio. Stanco di sentire le facili ironie e i rimbrotti dei tedeschi nonché le prediche moralisteggianti dei loro degni rappresentanti (Merkel in primis), ho pensato che bisognasse cominciare a mettere i puntini sulle i. La verità è che noi italiani (così come gli spagnoli, i portoghesi, i greci, gli irlandesi, ecc.) non abbiamo nulla da invidare alla Germania. Non possiamo più permettere che le continue prediche dei tedeschi ci facciano sentire inadeguati e perennemente nel torto, perché il tedesco medio non ha proprio nulla di cui vantarsi. E' tempo di porre fine alla supponenza di chi crede di poter impartire lezioni senza averne alcun titolo o merito. Ma finché noi tutti continueremo a sentirci colpevoli, sbagliati, inferiori per colpe che non abbiamo (o che, se non altro, non sempre sono riconducibili solo a noi... e soprattutto di cui i tedeschi non sono esenti!) questo non sarà possibile e il tedesco continuerà a sentirsi in diritto di deriderci, screditarci, additarci come la feccia d'Europa. Per questo la creazione di questo blog non poteva più essere rimandata.

In Germania ho anche avuto la fortuna di conoscere felici eccezioni ma purtroppo il tedesco medio è il ritratto del presuntuoso ignorante saccente e provinciale che pretende di levarsi a ruolo di unico depositario della Verità. Peccato che la realtà spesso suggerisca altro. Non è mia intenzione screditare i tedeschi per riabilitare gli italiani, gli spagnoli, ecc. ma portare FATTI e ANALISI OBIETTIVE affinché si abbia una più giusta rappresentazione di ciò che è REALMENTE la Germania, al di là dei miti, delle leggende metropolitane e delle inutili idealizzazioni.

Manco a dirlo, chi scrive è chi in Germania ci vive e ci lavora e ha una chiara visione di ciò che è davvero il Paese. Per la stessa ragione, comunque,  preferisco restare anonimo: se rivelassi la mia identità avrei problemi in ambito professionale. Ah, e se ve lo state chiedendo, no, non sputo nel piatto in cui mangio. Io in Germania mi sono trasferito per ragioni personali (affettive) di certo non perché volessi impiantarmi qui. Anzi, se fosse dipeso da me soltanto, del trasferimento in Germania ne avrei fatto volentieri a meno. Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.

1 commento:

  1. Condivido ogni singola parola presente in questo blog e come te mi sono trasferito in Germania, a Berlino, per ragioni affettive, null´altro. Non mi dispiacerebbe avere uno scambio di idee e all´uopo, questo é il mio indirizzo mail: silvio_pelvico@hotmail.it
    Spero che continuerai a scrivere, il tuo blog é l´unico spazio in cui trovo un pensiero solidale.

    Saluti

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